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Invecchiare bene in Friuli Venezia Giulia

Prima o poi arriva, la vecchiaia. Ma è importante “come”, per arrivarci bene. Certo, ci vuole anche un po’ fortuna, ma una parte sempre più rilevante di un “buon invecchiamento” dipende da noi.

Di questo si è occupato il primo incontro, promosso dall’associazione Lunga Vita Attiva aps, che opera in questo settore da anni, grazie a progetti, realizzati con la Fin Plus Trieste, come il “Nuoto Lento” per over60 alla piscina “Bruno Bianchi”.

“La longevità deve accompagnarsi con la capacità di invecchiare bene -ha detto Ariella Cuk, presidente di Lunga Vita Attiva, aprendo gli interventi- specie in una città come Trieste. Per questo, oltre all’attività pratica, vogliamo divulgare anche alcuni principi utili per concepire la longevità come una alleanza tra corpo, mente e cuore. Da qui la scelta di organizzare una serie di cinque incontri, aperti alla cittadinanza e alle istituzioni, per andare oltre gli stereotipi sugli anziani e aprire un dialogo con le nuove generazioni”.

Il primo appuntamento, che si è tenuto ieri presso la Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, ha trattato della “modesta proposta”, avanzata da Ariella Cuk per una lunga vita attiva; successivamente Luana Sandrin ha presentato il progetto di prevenzione “Promuovere benessere e salute in FVG”, realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale Salute. “Trieste città della longevità” è stato trattato da Filomena Vella, Psicoterapeuta ASUGI, mentre la web app promossa da Lunga Vita Attiva, “La Sfida delle Mille Bracciate”, è stata presentata da Federico Vitiello, Digital Strategist.  Si tratta di una web app che ha come obiettivo la misura delle mille bracciate nel nuoto, che corrispondono approssimativamente ai 10.000 passi. La sfida è rivolta soprattutto ai nuotatori over 60, non particolarmente allenati, che possono nuotare le 1000 bracciate senza preoccuparsi del tempo, ma “ascoltando” il piacere che lo scivolamento e la respirazione, lunga e consapevole, possono offrire.

Sono seguiti vari interventi, tra i quali Bruno Pizzamei, a nome dell’Università della Terza Età, che propone nei suoi programmi i corsi di Nuoto Lento in con Lunga Vita Attiva.

Alla fine dell’incontro sono stati salutati con un lungo applauso i veri protagonisti del progetto, i tanti over60 presenti in sala, che applicano, due volte alla settimana in piscina, il “nuoto lento”.

“Così, dalla sfida delle 1000 bracciate nel nuoto alle riflessioni più ampie –ha concluso Ariella Cuk- vogliamo proporre una nuova filosofia di vita che superi gli stereotipi legati all’età, e dare un contributo positivo al miglioramento della qualità della vita della nostra città, a partire da noi, che siamo i nuovi senior.”

Gli altri incontri si succederanno con cadenza mensile e affronteranno temi di grande attualità, dal “Dialogo tra generazioni vicine e lontane”, al ruolo della memoria, per guardare Trieste -la città di Mercurio e Nettuno- scoprendo simboli e segni della storia. Ci sarà anche un appuntamento dedicato a “La cucina per la longevità” e un appuntamento su Intelligenza artificiale e Fake news, riferito al rapporto dei senior con i social media.