VOLO IN ELICOTTERO SUL PARCO NATURALE DI SESTO

Vi voglio rendere partecipi di questa nostra esperienza bellissima fatta alcuni anni fa.

L’idea viene a Giorgio che, grazie al suo lavoro, conosce delle persone che noleggiano l’elicottero anche per giri turistici. Mio fratello compiva 60 anni ed era gravemente malato, era un appassionato di montagna e naturalmente non poteva più godere di certi panorami.

Così Giorgio organizza questo giro in elicottero sul Parco Naturale di Sesto. A sua insaputa lo portiamo a Tai di Cadore, dove ci aspetta l’elicottero. Era una giornata autunnale di quelle che si vedono di rado, non c’era una nuvola in cielo, adatta al nostro scopo.

L’elicottero parte e molto lentamente sorvola le pinete del Cadore e in un attimo siamo circondati dalle pareti di roccia che ci sembra di toccare con la mano tanto sono vicine (questo è il bello di un giro in elicottero perché ti permette di ammirare il panorama al rallentatore e non di sfuggita).

All’improvviso siamo sopra il rifugio Carducci e si apre uno spettacolo mozzafiato: a destra il monte Paterno (è storicamente famoso dato che durante la Prima guerra mondiale si trovava lungo la frontiera tra il confine italiano e quello austriaco e al suo interno furono scavate delle gallerie che mio fratello aveva percorso varie volte) e a sinistra le tre Cime di Lavaredo, considerate tra le meraviglie più note nel mondo dell’alpinismo.

L’elicottero si sofferma per poter godere il panorama, ecco davanti a noi la meridiana di Sesto (la meridiana naturale più grande al mondo) con tutte le sue cime in particolare la Croda dei Toni o Cima 12. Poi gira attorno alle Tre Cime, in alto c’è uno scalatore che ci saluta, vista la nostra vicinanza. In fondo alla valle si vede il Lago di Misurina e poi avanti fino al Monte Antelao, dove rallenta e molto lentamente sale in verticale, a poca distanza dalla roccia, e si ferma in cima sopra la croce compiendo un giro a 360 gradi che ci permette di contemplare l’intero panorama.

E di nuovo via attraversa questa catena montuosa molto particolare, le Marmarole. Il gruppo delle Marmarole, poco visibile dalla valle d’Ampezzo perché nascosta dai colossi Sorapiss e Antelao, sono delle montagne molto selvagge e impegnative.

Poi atterra al rifugio Ciareido dove godiamo di un’altra vista mozzafiato e, dopo aver pranzato, veniamo riportati a Tai di Cadore concludendo questa fantastica giornata.